La meccatronica si conferma come la filiera del Made in Italy con le maggiori opportunità occupazionali. Secondo le previsioni quinquennali del Sistema informativo Excelsior, elaborate da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro, tra il 2024 e il 2028 il settore potrebbe generare tra 160.000 e 182.000 posti di lavoro, superando l’agroalimentare (134.000-156.000), la moda (75.000-80.000) e il legno-arredo (22.000-34.000) .
Perché la Meccatronica è così richiesta?
La meccatronica integra meccanica, elettronica e informatica, ed è fondamentale per l’automazione industriale, la robotica e l’intelligenza artificiale. Le aziende cercano figure capaci di operare su sistemi intelligenti, gestire processi produttivi avanzati e contribuire all’innovazione tecnologica.
Inoltre, la transizione verso l’energia sostenibile richiede competenze su elettrificazione, conservazione dell’energia e protocolli ambientali.
Quali scuole formano i meccatronici del futuro?
Gli Istituti Tecnici a indirizzo Meccanico sono al centro della formazione di diplomati meccatronici. Il profilo richiesto include conoscenze in:
- Automazione
- Meccanica
- Pneumatica
- Elettrotecnica
- Informatica
- Robotica
Molti istituti, soprattutto al nord, hanno avviato sperimentazioni didattiche con:
- Rimodulazione degli orari scolastici
- Formazione dei docenti sulle nuove tecnologie
- Potenziamento delle attività di laboratorio
- Collaborazioni attive con aziende del territorio
I consigli per studenti e famiglie
- Scegliere un istituto tecnico industriale con focus su meccatronica o automazione.
- Valutare scuole che offrono progetti di alternanza scuola-lavoro con imprese del settore.
- Verificare la presenza di laboratori aggiornati e docenti formati.
- Sfruttare le occasioni di stage e tirocini per entrare nel mondo produttivo già durante gli studi.
- Considerare percorsi post-diploma come gli ITS Academy o corsi universitari in ingegneria meccatronica.
Il lavoro c’è, ma servono competenze precise e formazione mirata. La meccatronica non è il futuro troppo lontano: è il presente dell’industria italiana.