Temperature sempre più estreme mettono a rischio la salute dei lavoratori.
Dalle fabbriche ai cantieri, crescono scioperi e richieste di tutele.
Alleanza Verdi e Sinistra propongono una legge per estendere la cassa integrazione nei casi di stress termico.

Intanto le ordinanze regionali non bastano: servono regole nazionali.
Caldo insopportabile: scioperi nelle fabbriche e nei magazzini
Alla Stellantis di Cassino nei giorni scorsi i lavoratori hanno incrociato le braccia per l’assenza di impianti di raffrescamento.
Situazioni simili si registrano in officine, capannoni e depositi logistici.
Il caldo è già insostenibile e la stagione estiva è appena iniziata.
I sindacati chiedono tutele contro il caldo estremo
I sindacati dei metalmeccanici e degli edili denunciano condizioni di lavoro sempre più difficili.
Chiedono norme specifiche per tutelare i lavoratori nei settori più esposti.
Anche nella logistica la situazione è critica, soprattutto nei magazzini senza ventilazione.
AVS: una proposta di legge per estendere la cassa integrazione
Alleanza Verdi e Sinistra hanno presentato una proposta di legge.
L’obiettivo è permettere la cassa integrazione per sospensione dell’attività dovuta al caldo.
Fuori dal limite massimo di 52 settimane nel biennio, oggi previsto per legge.
Cambiamenti climatici: ogni anno fa più caldo e prima
“Ogni anno il caldo arriva prima e cresce d’intensità”, denuncia il deputato Franco Mari.
I cambiamenti climatici rendono il lavoro fisico sempre più rischioso.
Servono misure preventive per evitare malori, infortuni e decessi.
Ordinanze regionali: stop al lavoro sotto il sole dalle 12 alle 16
Nei cantieri e nei campi agricoli il rischio caldo è ancora più alto.
Da anni alcune regioni vietano il lavoro tra le 12:00 e le 16:00, ma si tratta di ordinanze locali.
Ogni amministrazione decide tempi e modalità di attuazione.
La protezione è disomogenea e arriva spesso in ritardo. Come accadde ad esempio nell’estate del 2024 quando alcune regioni adottarono i divieti solo ad inizio di agosto.
Serve una legge nazionale per tutelare chi lavora esposto al caldo
Senza una norma nazionale, la tutela dei lavoratori resta incompleta.
Fabbriche, opifici, officine e magazzini devono essere inclusi in un piano di prevenzione.
Il caldo estremo non è più un’eccezione, ma un’emergenza strutturale.