Stangata fiscale in arrivo per migliaia di piemontesi: la Giunta Cirio approva l’aumento dell’Irpef regionale. Colpite soprattutto le fasce di reddito medio, dove rientrano metalmeccanici e pensionati.
Ma vediamo chi sono i soggetti più colpiti.
Aumenta l’Addizionale IRPEF: i redditi coinvolti
Gli aumenti non toccheranno chi ha redditi sotto i 15mila euro (aliquota 1,62%) e chi supera i 50mila euro (già al 3,3%). A pagare saranno le fasce intermedie:
– 15mila-28mila euro: aliquota dal 2,13% al 2,68%, +33 euro annui.
– 28mila-50mila euro: dal 2,75% al 3,31%, +106 euro annui.
Per i metalmeccanici inquadrati in livelli di medio-alta specializzazione, che stanno in queste soglie reddituali, e per i pensionati con assegni medio-alti l’impatto sarà evidente. E si vedrà direttamente nel cedolini paga emessi a partire da quando entrerà in vigore la riforma.
Piemonte ai vertici delle tasse regionali
Con questa manovra, il Piemonte diventa tra le Regioni con l’Irpef più alta d’Italia. Solo Lazio, Toscana, Molise e Abruzzo hanno aliquote superiori, mentre le altre si mantengono su livelli più bassi. Un segnale che pesa soprattutto per chi ha redditi medi, già colpiti da inflazione e caro vita.
Perché aumentano le aliquote
Secondo il presidente Cirio, la manovra è conseguenza della riforma del Governo Meloni che ha accorpato gli scaglioni più bassi, facendo perdere al Piemonte circa 150 milioni di euro. Per recuperare risorse, la Giunta ha scelto il ritocco all’Irpef regionale.
Le promesse della Regione
Il Governatore annuncia una futura riduzione delle tasse: dal 2028 l’Irpef dovrebbe calare di circa 30 euro. Inoltre, le detrazioni per famiglie numerose saranno estese anche a chi ha più di due figli (250 euro), ma i benefici saranno limitati rispetto al rincaro immediato.


