Stellantis presenterà il nuovo piano industriale a ridosso del primo trimestre del 2026.
Il documento sarà reso noto durante il Market Day e prenderà il posto di Forward 2030, elaborato dall’ex ceo Carlos Tavares. E’ quanto si apprende dall’edizione del Il Sole 24 Ore di domenica 7 settembre.
Si tratta di una strategia che dovrà rispondere a sfide diverse tra Europa e Stati Uniti.
Nel Vecchio Continente il nodo è la transizione energetica, con possibili aperture di Bruxelles sulla neutralità tecnologica e la revisione dei target 2035.
Oltreoceano, invece, pesa la questione dei dazi voluti dall’amministrazione Trump, che hanno generato un impatto negativo da 1,5 miliardi di dollari nei conti del gruppo.
L’impegno per l’Italia
Per il nostro Paese resta centrale il Piano Italia, già avviato con investimenti e modelli strategici.
Antonio Filosa, intervistato da Il Sole 24 Ore, ha ricordato: “Il Piano Italia è un impegno molto importante che il presidente Elkann ha voluto prepotentemente, in maniera produttiva, e che ha formulato con Jean-Philippe Imparato”.
Il piano guarda a vetture di grande diffusione, come la nuova Jeep Compass prodotta a Melfi e la Fiat 500 ibrida di Mirafiori, basate sulle piattaforme STLA Medium, Large e Small.
Nessuna novità immediata
Gli operai e i sindacati attendono aggiornamenti, ma per il momento non sono previsti aggiustamenti.
Filosa ha spiegato: “Vedremo con il proseguo delle implementazioni e delle allocazioni industriali cosa succederà sui volumi, per me l’impatto sarà positivo”.
La variabile decisiva sarà l’andamento della domanda di mercato nei prossimi mesi.
Incontri in autunno
Sul fronte istituzionale si prepara un autunno fitto di appuntamenti.
È attesa la riapertura del Tavolo Automotive al Mimit e incontri con sindacati e fornitori.
Filosa ha confermato: “Stiamo iniziando a lavorare ad un’agenda di incontri, prima con le istituzioni e poi con gli altri stakeholder industriali”.
Il nuovo piano globale arriverà solo nel 2026, ma l’agenda italiana è già in movimento.


