Un’idea innovativa per i giovani arriva da Plus24 – Il Sole 24 Ore, che ha presentato un progetto ispirato al modello tedesco. Il piano – presentato sull’edizione in edicola domenica 14 settembre – prevede che lo Stato versi 10 euro al mese dalla nascita fino ai 18 anni di età, da destinare a investimenti azionari.
Alla maggiore età il capitale accumulato sarebbe di 2.160 euro, somma che il giovane potrebbe utilizzare solo al termine della vita lavorativa, come integrazione della pensione.
Non si tratta di una soluzione ai problemi strutturali del sistema previdenziale, ma di una spinta gentile per riportare il tema al centro del dibattito pubblico e incentivare famiglie e istituzioni a pensare al lungo termine. Con un piccolo sforzo aggiuntivo delle famiglie, ad esempio versando 50 o 100 euro al mese, l’impatto futuro sarebbe molto più consistente.
L’esperienza concreta del Trentino Alto Adige
Un esempio di applicazione locale già esiste. Nel giugno 2025 la Regione Trentino-Alto Adige ha approvato una misura che incentiva l’iscrizione dei nuovi nati a forme di previdenza complementare.
Il provvedimento prevede un contributo di 300 euro alla nascita, adozione o affidamento, valido per i bambini a partire dal 1° gennaio 2025.
Nei quattro anni successivi, se la famiglia versa almeno 100 euro all’anno nello stesso fondo, la Regione riconosce 200 euro di contributo integrativo annuale, fino a un massimo di 1.100 euro complessivi.
Il beneficio non dipende dal reddito ed è accessibile a tutte le famiglie residenti in Regione da almeno tre anni.
Una strada possibile: la previdenza integrativa della Provincia di Trento
Mentre la proposta di Plus24 resta sul tavolo della politica nazionale, il Trentino dimostra che iniziative concrete possono essere avviate già oggi. Piccoli investimenti, se ben programmati, possono trasformarsi in un capitale previdenziale utile al termine della carriera lavorativa e poi quella pensionistica.


