Dal 2026, il calendario delle festività per i lavoratori dell’industria cambierà. Il 4 ottobre, giorno dedicato a San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, tornerà a essere festa nazionale retribuita, come Natale o Ferragosto.
San Francesco torna festivo
La festività di San Francesco era stata abolita nel 1977 per ragioni economiche, insieme ad altre ricorrenze civili.
Con il nuovo disegno di legge, il Parlamento ha deciso di ripristinarla come festa civile nazionale, riconoscendo il valore simbolico e culturale della figura del Santo di Assisi.
Il disegno di legge ha ricevuto il via libera dalla Camera dei Deputati e ora manca solo il passaggio definitivo al Senato. Una volta approvato, la nuova festività sarà in vigore dal 2026, con alcuni dettagli da tenere in conto per chi lavora su turni o nei giorni feriali.
Fabbriche chiuse per la nuova festività
Nel settore metalmeccanico, dove molte aziende applicano il lavoro a ciclo continuo o su turni anche nei festivi, l’introduzione del 4 ottobre come giorno festivo avrà effetti concreti.
Già dal 2026, anche se il 4 ottobre cadrà di domenica. Infatti:
- Chi lavora su turni anche la domenica (es. ciclo continuo) vedrà il 4 ottobre trattato come un festivo a tutti gli effetti.
- La fabbrica resterà operativa, ma i lavoratori avranno diritto alle maggiorazioni previste dal contratto collettivo.
- Chi non lavora quel giorno, riceverà comunque la normale retribuzione festiva in busta paga.
Per chi lavora dal lunedì al venerdì, il primo vero giorno libero aggiuntivo sarà invece il 4 ottobre 2027, quando la festività cadrà di lunedì. In questo caso, le fabbriche saranno chiuse per festività, come accade per Natale, il 25 aprile o il 1° maggio.
Effetti in busta paga
L’introduzione della nuova festività porterà un effetto positivo in busta paga. Come detto, infatti, i lavoratori turnisti che lavorano il 4 ottobre riceveranno compensi maggiorati. Chi invece non lavora avrà comunque diritto alla retribuzione della giornata come avviene per le altre festività riconosciute.
Di conseguenza, le fabbriche e le aziende dovranno adeguare i turni e il monte ore tenendo conto del nuovo giorno di stop (o del costo maggiore, se si lavora).
Il ripristino della festività di San Francesco non ha quindi solo un valore simbolico ma avrà un impatto diretto sulla vita in fabbrica, sull’organizzazione dei turni e sulla busta paga.


