La novità non riguarda tutti, ma un gruppo ben preciso di lavoratori metalmeccanici: gli operai che erano già in forza al 31 dicembre 2007. Per loro il CCNL industria ha previsto una norma transitoria che porta, dal 1° gennaio 2026, all’allineamento con gli impiegati sul fronte delle ferie aggiuntive. Non è un regalo improvviso, ma l’ultimo passaggio di un percorso iniziato nel 2008 e già passato per una prima tappa nel 2018. Per capire chi prenderà davvero i 5 giorni in più e perché proprio nel 2026 bisogna ricostruire l’intera logica contrattuale.
La regola generale del contratto sulle ferie aggiuntive
Il CCNL metalmeccanici industria prevede, oltre alle 4 settimane di ferie annue, ferie aggiuntive legate all’anzianità aziendale. La regola è semplice:
- con 10 anni di anzianità aziendale: 1 giorno di ferie in più;
- con 18 anni di anzianità aziendale: 5 giorni di ferie in più (cioè una settimana).
Questa era storicamente la posizione degli impiegati. Poi le parti hanno deciso di portare anche gli operai su questa stessa scala. Ma per non creare uno “scatto immediato” troppo oneroso, per gli operai già presenti in azienda a fine 2007 è stato fissato un conteggio speciale.
La norma transitoria per gli operai già presenti al 31/12/2007
Il contratto dice: per gli operai in forza al 31/12/2007 l’anzianità utile per le ferie aggiuntive comincia a decorrere dal 1° gennaio 2008.
Questo significa che, anche se l’operaio lavorava già prima, ai soli fini di questi giorni extra il contatore parte dal 2008.
Da qui derivano due date chiave:
- 1 gennaio 2018: dopo 10 anni dal 1/1/2008 → scatta 1 giorno aggiuntivo;
- 1 gennaio 2026: dopo 18 anni dal 1/1/2008 → scattano 5 giorni aggiuntivi.
Quindi il 2026 non è un anno scelto a caso: è semplicemente il momento in cui maturano i famosi 18 anni “contrattuali” fissati dalla clausola transitoria. Chi rientra in quella platea, dal 2026, passa al livello massimo previsto.
Cosa succede concretamente dal 1° gennaio 2026
Dal 1° gennaio 2026 gli operai che:
- erano assunti e in forza al 31 dicembre 2007,
- sono rimasti in azienda (anzianità aziendale continua),
maturano il diritto alle 5 giornate di ferie aggiuntive previste dal CCNL per chi ha 18 anni di anzianità.
In pratica, dal 2026:
- non avranno più solo il giorno extra scattato nel 2018;
- entreranno nello scaglione superiore e avranno il pacchetto pieno come gli impiegati con la stessa anzianità;
- l’azienda dovrà riconoscere in calendario queste 5 giornate in più, con le stesse regole di fruizione delle ferie.
Se l’orario aziendale è su 5 giorni, sono 5 giorni; se è su 6, il monte si adegua secondo le prassi aziendali. È sempre anzianità aziendale: se c’è stata interruzione o cambio datore, la decorrenza può non essere continua e va verificato in busta o con l’HR.
Chi resta fuori e cosa controllare in azienda
Non tutti avranno i 5 giorni dal 2026. Restano fuori:
- gli operai assunti dopo il 31/12/2007: per loro vale la regola ordinaria, cioè i 10 e 18 anni si contano dalla data reale di assunzione, non dal 2008;
- chi ha cambiato azienda e non ha 18 anni di anzianità con il datore attuale;
- chi non risulta “in forza” alla data fissata dal contratto.
Per questo, a fine 2025-inizio 2026, è utile:
- controllare il cedolino e la voce ferie/permessi per vedere se è stato aggiunto il monte ore/giorni;
- chiedere all’ufficio del personale quale anzianità aziendale è registrata;
- verificare se l’azienda applica il CCNL metalmeccanica industria e non un diverso contratto.
Dal punto di vista sindacale, il 2026 è il momento in cui si chiude la transizione iniziata nel 2008: gli operai “storici” vengono definitivamente portati al livello degli impiegati sulle ferie aggiuntive.


