Sabato 26 aprile si terranno i funerali solenni del Papa, una cerimonia che il Governo ha accompagnato con la proclamazione del lutto nazionale per 5 giorni. Ma poiché si tratta di un sabato in buona parte dei casi non lavorativo, che cade nel pieno del ponte del 25 aprile, con scuole, uffici e molte aziende chiuse, l’esecutivo ha deciso che il minuto di raccoglimento si osserverà anche lunedì 28 aprile, alle ore 10.00, primo giorno lavorativo utile.
Il minuto di raccoglimento non verrà considerato nel tempo della pausa di lavoro.
Il minuto di silenzio è obbligatorio nel pubblico, facoltativo nel privato
Il comunicato stampa n. 125 del Consiglio dei Ministri, diffuso il 22 aprile, è rivolto in modo esplicito agli enti pubblici: “un minuto di raccoglimento alle ore 10.00 del giorno del funerale negli uffici e nelle scuole pubbliche di ogni ordine e grado, ove aperti, ovvero nel primo giorno di apertura dopo il funerale.”
Non si fa menzione diretta alle attività private. Nessun obbligo, quindi, per fabbriche, negozi, ospedali e aziende, ma resta forte il valore simbolico e morale dell’adesione. In molte realtà produttive e commerciali si sta già organizzando una breve sospensione delle attività per partecipare al minuto di silenzio.
Fabbriche, negozi e ospedali: anche il lavoro privato riflette
Alle ore 10.00 di lunedì, in diverse linee di produzione metalmeccaniche, reparti sanitari, supermercati, officine e magazzini, si potrebbe assistere a una breve ma sentita interruzione delle attività. Saranno i titolari, i responsabili di reparto o i delegati sindacali a decidere come aderire.
Per i lavoratori del settore privato, non ci sarà un obbligo ma un’opportunità: quella di condividere un momento di raccoglimento collettivo, anche solo per un minuto, spegnendo macchinari, fermando le casse, alzandosi in piedi in silenzio.
Un gesto di unità, anche fuori dagli uffici pubblici
Sebbene il Governo si sia rivolto formalmente solo al comparto pubblico, l’invito ha un significato più ampio: coinvolgere tutto il Paese, senza forzature, in un gesto di rispetto e memoria. Molte associazioni di categoria e organizzazioni sindacali stanno incoraggiando l’adesione volontaria anche nelle imprese private.
Lunedì 28 aprile, alle 10, mezza Italia potrebbe davvero fermarsi — almeno per un minuto — per salutare insieme il Papa, in un abbraccio silenzioso che unisce lavoro e spiritualità, produzione e memoria.