L’Ufficio Studi di Confartigianato analizza lo stato di salute di tre settori chiave dell’economia italiana: meccanica, autoriparazione ed edilizia. I dati aggiornati al primo trimestre 2025 mostrano una forte crisi per la meccanica, segnali di rallentamento per l’autoriparazione e una crescita solida nel comparto delle costruzioni.
Meccanica in crisi nel primo trimestre 2025
La crisi della meccanica italiana si aggrava. Secondo l’Ufficio Studi di Confartigianato, nel primo trimestre del 2025 la produzione del settore meccanico è calata del 5,7%, più del -3,1% registrato dalla manifattura in generale.
Il confronto con i principali paesi europei non è favorevole. L’Italia registra un calo più marcato rispetto al -2,9% dell’UE, al -2,8% di Germania e Francia, e al -3,2% della Spagna.
Le esportazioni danno però un segnale positivo. Nei primi tre mesi del 2025 crescono del 2,5%, invertendo la tendenza negativa del 2024, quando si era registrato un -5,0%.
Peggiorano invece le aspettative degli operatori: ad aprile sono in netto calo. Tutti i dettagli sono contenuti nel report “Crisi della meccanica, a che punto siamo?”.
Autoriparazione: rallenta la crescita
Nel 2024 il fatturato dell’autoriparazione in Italia è cresciuto del 7,5%, superando la media UE del +5,8%. La crescita continua anche nel 2025, ma con minore intensità.
Nei primi due mesi dell’anno in corso il settore registra un aumento del +1,9%, contro il +3,9% della media europea. Una frenata evidente.
Il comparto dell’autoriparazione è a forte trazione artigiana. Le imprese artigiane rappresentano il 74,9% del totale del settore, mentre gli addetti artigiani sono il 73,3%. Numeri molto superiori alla media dell’economia italiana.
L’evoluzione del comparto è stata oggetto del report “Le tendenze della filiera dell’automotive e dei servizi di autoriparazione”, presentato ad Autopromotec Bologna da Confartigianato Autoriparazione.
Edilizia in controtendenza positiva
Segnali positivi arrivano dalle costruzioni. Nel primo trimestre del 2025 la produzione è aumentata del 3,4%, a fronte di un calo dello 0,3% nell’UE.
La crescita è trainata dagli investimenti in fabbricati non residenziali, che nel 2024 sono saliti del 9,6%, ben sopra la media europea del +0,7%.
Anche le previsioni della Commissione europea, aggiornate al 19 maggio, indicano una revisione al rialzo degli investimenti per il 2025. Tendenza confermata anche dall’analisi della Banca d’Italia pubblicata ad aprile.
Il nuovo report “Le tendenze nel settore dell’edilizia – Focus sul settore in Molise” sarà disponibile nella sezione “Studi e ricerche” di Confartigianato.


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