lunedì, Settembre 1, 2025

Assegno INAIL ai Familiari dei Metalmeccanici Deceduti: Importo, Requisiti e Come Richiederlo

Quando un lavoratore metalmeccanico perde la vita a causa di un infortunio sul lavoro o di una malattia professionale, i familiari si trovano a fronteggiare un vuoto immenso e spese improvvise.

L’Inail, in questi casi, prevede l’erogazione di un assegno una tantum destinato ai superstiti del lavoratore deceduto, oppure a chi ha sostenuto le spese per il funerale.

Questa prestazione è esente da tassazione Irpef ed è pensata per fornire un primo sollievo economico ai familiari colpiti da una tragedia sul posto di lavoro.

A chi spetta l’assegno: familiari e soggetti aventi diritto

L’assegno una tantum viene riconosciuto in un ordine ben preciso di destinatari:

  • Al coniuge o unito civilmente;
  • In mancanza di coniuge/unito, ai figli;
  • Se non ci sono figli, agli ascendenti (genitori, nonni);
  • In assenza anche degli ascendenti, ai collaterali (fratelli, sorelle) solo se hanno diritto alla rendita ai superstiti.

Se nessuno di questi familiari è presente o ha diritto, l’assegno può essere riconosciuto a chi dimostra di aver sostenuto le spese del funerale.

Dal 1° gennaio 2019 sono stati eliminati alcuni vincoli:

  • I figli ricevono l’assegno anche se maggiorenni;
  • Gli ascendenti non devono più risultare a carico del lavoratore;
  • I collaterali non devono più dimostrare convivenza o vivenza a carico.

Importo dell’assegno per i familiari del lavoratore deceduto

L’importo dell’assegno una tantum è fissato ogni anno con decreto ministeriale, sulla base della variazione dei prezzi al consumo.
Dal 1° luglio 2024, l’assegno spettante ai familiari del lavoratore deceduto è pari a 12.240,02 euro (Per i lavoratori impiegati nella navigazione marittima o pesca, l’importo non può mai essere inferiore a una mensilità della retribuzione)

Questa somma non sostituisce la rendita ai superstiti, ma la integra, offrendo un contributo immediato in occasione della morte del lavoratore.

Quando si ha diritto all’assegno: infortunio o malattia professionale

Il diritto all’assegno una tantum sorge esclusivamente nei seguenti casi:

  • Infortunio mortale sul lavoro, anche se avvenuto in trasferta o in itinere;
  • Malattia professionale che abbia causato il decesso (es. tumori causati da esposizione a sostanze nocive in fabbrica, silicosi, asbestosi, ecc.).

È essenziale che venga riconosciuta la causa lavorativa del decesso: i familiari, per questo, devono segnalare tempestivamente all’Inail l’evento e attivare le procedure di accertamento.

Non è previsto invece per decessi non legati all’attività lavorativa.

Come fare domanda per l’assegno Inail: modalità e documentazione

Per ricevere l’assegno una tantum, il soggetto interessato (familiare o terzo che ha sostenuto le spese funerarie) deve presentare domanda all’Inail.

La richiesta può essere inviata:

  • Di persona, presso la sede Inail competente in base al domicilio del lavoratore deceduto;
  • Tramite posta ordinaria;
  • Via PEC (Posta elettronica certificata).

Chi lo desidera può farsi assistere da un patronato per raccogliere la documentazione e compilare la domanda nel modo corretto.

Comunicazioni e modalità di pagamento dell’assegno

Una volta ricevuta la domanda, l’Inail invia tutte le comunicazioni tramite:

  • Posta ordinaria;
  • Posta elettronica certificata (PEC).

Il pagamento dell’assegno una tantum avviene attraverso una delle seguenti modalità:

  • Bonifico su conto corrente bancario o postale;
  • Libretto di risparmio nominativo bancario o postale;
  • Carta prepagata con codice IBAN;
  • Canali bancari esteri convenzionati con Inps per i residenti fuori Italia.

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