Quando un lavoratore metalmeccanico perde la vita a causa di un infortunio sul lavoro o di una malattia professionale, i familiari si trovano a fronteggiare un vuoto immenso e spese improvvise.
L’Inail, in questi casi, prevede l’erogazione di un assegno una tantum destinato ai superstiti del lavoratore deceduto, oppure a chi ha sostenuto le spese per il funerale.
Questa prestazione è esente da tassazione Irpef ed è pensata per fornire un primo sollievo economico ai familiari colpiti da una tragedia sul posto di lavoro.
A chi spetta l’assegno: familiari e soggetti aventi diritto
L’assegno una tantum viene riconosciuto in un ordine ben preciso di destinatari:
- Al coniuge o unito civilmente;
- In mancanza di coniuge/unito, ai figli;
- Se non ci sono figli, agli ascendenti (genitori, nonni);
- In assenza anche degli ascendenti, ai collaterali (fratelli, sorelle) solo se hanno diritto alla rendita ai superstiti.
Se nessuno di questi familiari è presente o ha diritto, l’assegno può essere riconosciuto a chi dimostra di aver sostenuto le spese del funerale.
Dal 1° gennaio 2019 sono stati eliminati alcuni vincoli:
- I figli ricevono l’assegno anche se maggiorenni;
- Gli ascendenti non devono più risultare a carico del lavoratore;
- I collaterali non devono più dimostrare convivenza o vivenza a carico.
Importo dell’assegno per i familiari del lavoratore deceduto
L’importo dell’assegno una tantum è fissato ogni anno con decreto ministeriale, sulla base della variazione dei prezzi al consumo.
Dal 1° luglio 2024, l’assegno spettante ai familiari del lavoratore deceduto è pari a 12.240,02 euro (Per i lavoratori impiegati nella navigazione marittima o pesca, l’importo non può mai essere inferiore a una mensilità della retribuzione)
Questa somma non sostituisce la rendita ai superstiti, ma la integra, offrendo un contributo immediato in occasione della morte del lavoratore.
Quando si ha diritto all’assegno: infortunio o malattia professionale
Il diritto all’assegno una tantum sorge esclusivamente nei seguenti casi:
- Infortunio mortale sul lavoro, anche se avvenuto in trasferta o in itinere;
- Malattia professionale che abbia causato il decesso (es. tumori causati da esposizione a sostanze nocive in fabbrica, silicosi, asbestosi, ecc.).
È essenziale che venga riconosciuta la causa lavorativa del decesso: i familiari, per questo, devono segnalare tempestivamente all’Inail l’evento e attivare le procedure di accertamento.
Non è previsto invece per decessi non legati all’attività lavorativa.
Come fare domanda per l’assegno Inail: modalità e documentazione
Per ricevere l’assegno una tantum, il soggetto interessato (familiare o terzo che ha sostenuto le spese funerarie) deve presentare domanda all’Inail.
La richiesta può essere inviata:
- Di persona, presso la sede Inail competente in base al domicilio del lavoratore deceduto;
- Tramite posta ordinaria;
- Via PEC (Posta elettronica certificata).
Chi lo desidera può farsi assistere da un patronato per raccogliere la documentazione e compilare la domanda nel modo corretto.
Comunicazioni e modalità di pagamento dell’assegno
Una volta ricevuta la domanda, l’Inail invia tutte le comunicazioni tramite:
- Posta ordinaria;
- Posta elettronica certificata (PEC).
Il pagamento dell’assegno una tantum avviene attraverso una delle seguenti modalità:
- Bonifico su conto corrente bancario o postale;
- Libretto di risparmio nominativo bancario o postale;
- Carta prepagata con codice IBAN;
- Canali bancari esteri convenzionati con Inps per i residenti fuori Italia.