Nel 2024 Stellantis ha beneficiato di quasi 12 milioni di euro di sgravi contributivi destinati ai contratti di solidarietà. Senza contare altri tipi di aiuti, come la cassa integrazione.
Il finanziamento arriva dal Fondo Sociale per Occupazione e Formazione, istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Lo stanziamento, pari a 30 milioni di euro per il 2024, è stato interamente impegnato, come comunicato ufficialmente dallo stesso Ministero.
Il quadro di riferimento è quello definito dai decreti ministeriali 27 settembre 2017 n. 2 e 30 settembre 2019 n. 278, nonché dalla Circolare n. 18 del 22 novembre 2017, che disciplinano le modalità di accesso e i criteri di ripartizione dello sgravio contributivo per le aziende che fanno ricorso al contratto di solidarietà.
Le domande e la graduatoria
Secondo quanto riportato dal Ministero del Lavoro, le imprese hanno presentato istanza tra il 30 novembre e il 10 dicembre 2024.
Solo quelle collocate utilmente in graduatoria hanno potuto accedere al beneficio, fino al limite di spesa annuo di 30 milioni di euro.
Le richieste eccedenti non sono state evase, salvo eventuali risorse residue da riassegnare successivamente.
Nell’elenco delle aziende ammesse spiccano diverse società del gruppo Stellantis, incluse Maserati e FCA Security, che insieme hanno assorbito quasi il 40% delle risorse complessive. E il 2025 non sembra poter prendere un’altra direzione viste la recenti notizie che riguardano gli stabilimenti, tra cui quello di Termoli.
La narrazione di un anno difficile
Nello stesso arco temporale Stellantis ha comunicato i risultati dell’esercizio 2024.
Il gruppo – attraverso il chairman John Elkann – ha parlato di un anno “di forti contrasti”, con ricavi netti a 156,9 miliardi di euro (-17%) e consegne in calo del 12%.
L’utile operativo rettificato è diminuito del 64%, a 8,6 miliardi di euro, con un margine AOI del 5,5%.
Un quadro descritto come complesso, segnato dalla transizione industriale, dall’adeguamento degli stock e dall’avvio delle nuove piattaforme STLA.
La contraddizione dei numeri
Eppure, al netto delle difficoltà, Stellantis ha chiuso il 2024 con 5,5 miliardi di utile netto. Una cifra in calo rispetto al 2023, ma comunque enorme se paragonata agli sgravi pubblici incassati.
Il gruppo ha inoltre proposto un dividendo da 0,68 euro per azione, confermando la capacità di remunerare i propri azionisti.
Qui nasce il paradosso: da un lato il ricorso massiccio agli strumenti di sostegno pubblico per salvaguardare l’occupazione in Italia, dall’altro la distribuzione di miliardi agli azionisti a livello globale.
Per i lavoratori metalmeccanici, spesso coinvolti in cassa integrazione o contratti di solidarietà, la distanza tra la narrazione di crisi e i numeri di bilancio resta evidente.


