La cassa integrazione rappresenta un momento delicato per molti lavoratori metalmeccanici, soprattutto per chi ha aderito al Fondo Cometa, il fondo pensione negoziale del settore metalmeccanico e impiantistico che applica il CCNL Federmeccanica-Assistal. In questi periodi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, sorgono dubbi su cosa accade alla propria posizione previdenziale e se sia possibile accedere alle somme accumulate.
Cassa Integrazione e Fondo Cometa: come funziona
Durante la Cassa Integrazione Guadagni (CIG), i versamenti al Fondo Cometa possono subire una sospensione (specie nel caso di cassa integrazione a zero ore), poiché il datore di lavoro non corrisponde il normale stipendio e quindi non versa i contributi previsti. Tuttavia, il lavoratore può decidere di mantenere attiva la posizione previdenziale, lasciando il capitale investito a maturare rendimenti.
In questa fase, le opzioni a disposizione sono tre: mantenere la posizione aperta, riscattare il 50% del montante o richiedere il riscatto totale in determinati casi.
Riscatto parziale o totale: le opzioni per chi è in CIG
Il riscatto parziale del 50% è consentito ai lavoratori in CIG a zero ore per almeno 12 mesi. Consente di ottenere liquidità immediata senza chiudere la posizione nel Fondo.
Il riscatto totale del 100%, invece, è ammesso solo in casi particolari (come vedremo), come il licenziamento o la mobilità successivi alla CIG. Questa scelta comporta la chiusura definitiva del rapporto con il Fondo Cometa.
I metalmeccanici iscritti a Cometa che aderiscono agli accordi di esodo incentivato (che dunque accettano di farsi licenziare, d’intesa col datore di lavoro) possono esercitare la facoltà di riscatto.
Le ipotesi del riscatto totale
Il Fondo Cometa prevede che in caso di perdita dei requisiti di partecipazione si può chiedere il riscatto totale. Ecco la casistica completa:
- pensionamento,
- dimissioni o licenziamento,
- invalidità permanente con riduzione capacità di lavoro a meno di 1/3,
- cambio categoria giuridica per nomina Dirigente,
- cambio contratto azienda,
- mobilità,
- altre cause non dipendenti dalla volontà delle parti (es.fallimento dell’azienda, licenziamenti collettivi) precedute da un periodo di C.I.G. ordinaria o straordinaria,
- procedure di esodo incentivato,
- decesso dell’aderente prima della maturazione del diritto alla prestazione pensionistica.
Tassazione del riscatto: cosa sapere
Le somme riscattate dal Fondo Cometa sono soggette a tassazione.
- Sul riscatto fino al 50%, si applica un’aliquota agevolata del 15%, che si riduce fino al 9% in base agli anni di partecipazione.
- Sulla quota eccedente il 50%, l’aliquota sale al 23%.
Per questo motivo, è importante valutare attentamente vantaggi e svantaggi fiscali prima di procedere al riscatto, tenendo conto delle proprie esigenze immediate e degli obiettivi previdenziali futuri.
Il riscatto ha un costo
Il Fondo Cometa fa sapere che il costo di gestione della pratica del riscatto è pari a 10€ addebitate sul riscatto erogato (ridotte a 5€ in caso di richieste inserite tramite l’AREA RISERVATA ADERENTI); in caso di prestazioni gravate da cessione del quinto dello stipendio, delegazione di pagamento e/o vincoli di natura giudiziaria viene applicato un costo di gestione pari a € 20.


