Il 28 ottobre approderà in Consiglio dei ministri il nuovo decreto sulla sicurezza del lavoro, un provvedimento che conterrà anche misure legate alla protezione civile e all’estensione dello “scudo penale” per operatori, sindaci e funzionari impegnati nella gestione delle calamità. L’obiettivo principale resta però il rafforzamento del sistema di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, attraverso una formazione più efficace e controlli più stringenti, in particolare nei casi di subappalto.
Ma vediamo le novità che riguardano i sostegni ai figli rimasti orfani.
Borse di studio per gli orfani di vittime del lavoro
Secondo la bozza visionata da MetalmeccaniciNews.it, l’articolo 6 introduce una nuova misura di sostegno per i figli dei lavoratori deceduti a causa di infortuni o malattie professionali.
L’Inail potrà erogare borse di studio ai superstiti, riconoscendo inoltre una rendita pari al 20% per ciascun figlio nato nel matrimonio. La quota sale al 40% nel caso di orfani di entrambi i genitori o di figli adottivi rimasti senza genitori adottanti.
La rendita sarà corrisposta fino ai 21 anni per gli studenti delle scuole medie o professionali e fino ai 26 anni per gli universitari. È prevista inoltre un’integrazione della rendita: 3.000 euro l’anno per gli studenti tra i 6 e i 13 anni, 5.000 euro tra i 14 e i 18 anni e 7.000 euro per gli studenti universitari, erogati in un’unica soluzione annuale in base ai risultati scolastici.
Estesa la tutela assicurativa ai conviventi di fatto
L’articolo 7 del decreto estende la rendita ai conviventi di fatto, modificando l’articolo 85 del Testo Unico Inail. Al convivente sarà riconosciuta una quota del 50% della rendita fino al decesso, mentre la quota spettante al figlio passerà dal 40% al 20%. Prevista anche la modifica dell’articolo 77, che consentirà al convivente more uxorio di ricevere la quota integrativa di rendita per inabilità permanente.
Novità anche per l’assegno di incollocabilità
L’articolo 8 aggiorna infine i limiti di età per l’erogazione dell’assegno di incollocabilità Inail, adeguandoli alle nuove esigenze sociali e lavorative.


