A fine ottobre o al più tardi nei primi giorni di novembre 2025 sarà pubblicato sul sito del Comune di Roma l’elenco ufficiale dei beneficiari della Carta “Dedicata a Te” 2025, il contributo economico da 500 euro erogato tramite Postepay nominativa per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità.
L’amministrazione capitolina ha comunicato che non invierà lettere cartacee, ma sarà disponibile un applicativo online dove, tramite SPID o CIE, i cittadini potranno accedere in autonomia, verificare la propria posizione e scaricare le istruzioni per ritirare la carta presso un ufficio postale.
E’ prevista, tuttavia, un campagna informativa attraverso manifesti e banner pubblicitari, come lo scorso anno.
Requisiti e graduatoria INPS
La misura, finanziata dallo Stato e gestita da INPS e Poste Italiane, non prevede alcuna domanda: i beneficiari vengono individuati automaticamente da INPS tra i nuclei familiari in possesso dei requisiti al 12 agosto 2025.
Serve un ISEE fino a 15.000 euro, l’iscrizione anagrafica di tutti i componenti e, soprattutto, assenza di altri sussidi pubblici.
Restano quindi esclusi i percettori di Assegno di Inclusione, Reddito di cittadinanza, Carta Acquisti, Naspi, Dis-Coll, mobilità, fondi di solidarietà, Cassa integrazione anche parziale o altre forme di sostegno al reddito.
La selezione avviene in ordine di priorità, dando precedenza:
- alle famiglie con almeno tre componenti, di cui uno nato entro il 31 dicembre 2011;
- poi ai nuclei con minori nati entro il 31 dicembre 2007;
- infine ai nuclei di almeno tre adulti senza minori, con priorità al reddito ISEE più basso.
Scadenze e utilizzo
La carta sarà utilizzabile fino al 28 febbraio 2026, ma per non perdere il beneficio è necessario effettuare almeno una spesa entro il 16 dicembre 2025. I vecchi beneficiari riceveranno l’accredito automatico, mentre i nuovi potranno ritirare la card alle Poste.
La Carta “Dedicata a Te” resta uno dei pochi strumenti diretti di sostegno per famiglie fragili, ma il requisito dell’assenza di sussidi INPS esclude molti lavoratori metalmeccanici colpiti da cassa integrazione o periodi di disoccupazione, che si trovano così privati di un aiuto fondamentale in un momento di rincari e difficoltà economiche.


