Fim, Fiom e Uilm sono state convocate per il prossimo 2 luglio 2025 al tavolo del rinnovo del Contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici della piccola e media impresa, negoziato con Unionmeccanica Confapi.
Si tratta di un primo passo importante, giunto dopo mesi di mobilitazione. Il segnale arriva dopo lo sciopero generale del 20 giugno, che ha visto una partecipazione altissima di lavoratori e lavoratrici metalmeccanici in tutta Italia.
Unionmeccanica esclusa dal tavolo del 21 giugno al Ministero
Il tavolo del 2 luglio acquista ancora più valore perché Unionmeccanica Confapi non è stata convocata dal Ministero del Lavoro nell’incontro del 21 giugno scorso, a differenza delle altre controparti del settore (Federmeccanica-Assistal).
L’esclusione aveva suscitato malumori tra i sindacati, che avevano denunciato la mancata attenzione verso un settore strategico come quello delle piccole e medie imprese metalmeccaniche, dove operano oltre 400mila di lavoratori.
La convocazione arrivata ieri – e confermata da Fiom Cgil in un documento – rappresenta quindi un risultato della mobilitazione messa in campo in queste settimane da Fim-Fiom-Uilm, che hanno ribadito l’urgenza di rinnovare i contratti scaduti da mesi.
Fiom: sciopero riuscito, ora si riaprano tutti i tavoli
Nel documento conclusivo approvato il 25 giugno dal Comitato centrale della Fiom-Cgil, è stata espressa piena soddisfazione per lo sciopero del 20 giugno e per la risposta arrivata dai lavoratori: fabbriche vuote e piazze piene.
La Fiom ha ribadito la necessità di riaprire tutte le trattative, comprese quelle con Federmeccanica-Assistal e non solo il negoziato con Unionmeccanica-Confapi. Il sindacato auspica che il cambio ai vertici di Federmeccanica porti a un clima di maggiore disponibilità negoziale.
In caso contrario, l’Assemblea ha dato mandato alla Segreteria di concordare con Fim e Uilm nuove iniziative di lotta. L’obiettivo resta quello di rinnovare i contratti, aumentare i salari e migliorare le condizioni di lavoro.


