Venerdì 19 settembre i lavoratori iscritti alla Cgil avranno la possibilità di assentarsi dal lavoro per 4 ore di sciopero politico. L’iniziativa è stata indetta dalla Cgil nazionale e la Fiom-Cgil ha aderito proclamando lo stato di mobilitazione generale. Si tratta dunque di assenza giustificata, riconosciuta come diritto sindacale, e non di uno sciopero legato al contratto.
Perché uno sciopero politico
Lo sciopero politico, più volte legittimato dalla Corte Costituzionale, è uno strumento che i lavoratori utilizzano per incidere sulle decisioni del Governo e delle istituzioni, al di là delle rivendicazioni salariali. In questo caso la mobilitazione nasce dalla volontà di chiedere la fine dei bombardamenti e dell’invasione di Gaza, il riconoscimento dello Stato di Palestina e la sospensione dei trattati commerciali e militari con Israele.
Per molti lavoratori, specie in settori come metalmeccanica, installazione impianti, edilizia e agricoltura, l’adesione ha anche un valore identitario: tra gli iscritti alla Cgil ci sono infatti migliaia di lavoratori musulmani, direttamente toccati dalla tragedia che si consuma in Medio Oriente. Appena ieri l’ONU ha qualificato ciò che sta accadendo nella striscia di Gaza come “genocidio”
La scelta della Cgil
La decisione della Fiom-Cgil di proclamare sciopero si inserisce in una mobilitazione più ampia promossa dalla Cgil nazionale. Solo pochi giorni fa, il 16 settembre, il sindacato guidato da Maurizio Landini ha sfilato per le strade di Roma in una manifestazione per la pace in Palestina. Ora con lo sciopero di venerdì la Cgil vuole confermare il proprio protagonismo e non lasciare tutta la scena alla Usb, che ha proclamato lo stop per lunedì 22 settembre.
Le prossime iniziative
Accanto allo sciopero di venerdì, la Fiom-Cgil porterà avanti una campagna di assemblee nei luoghi di lavoro e parteciperà alla Marcia per la Pace Perugia–Assisi del 12 ottobre. Obiettivo dichiarato: fermare il genocidio, salvare vite umane e aprire un percorso diplomatico che riporti la pace in Medio Oriente.


