Arriva la conferma: Stellantis ha accettato la richiesta di confronto avanzata dalle organizzazioni sindacali che rappresentano i lavoratori metalmeccanici. L’incontro con l’amministratore delegato Antonio Filosa è fissato per il 20 ottobre 2025, e sarà un passaggio cruciale per affrontare il futuro degli stabilimenti italiani e dei lavoratori del gruppo.
La notizia è stata accolta positivamente anche dalla Fim Cisl, che ha condiviso l’annuncio sui propri canali social, sottolineando l’importanza di un dialogo diretto con il vertice aziendale dopo mesi di tensioni e incertezze produttive.
Le richieste della Uilm: modelli ibridi e rilancio della produzione
In una nota ufficiale, il segretario generale Rocco Palombella e il segretario nazionale Gianluca Ficco, responsabile automotive della Uilm, hanno evidenziato i temi principali che saranno portati al tavolo.
La Uilm chiederà a Stellantis di completare l’assegnazione di modelli ibridi in tutti gli impianti italiani, a partire da Cassino, dove il piano industriale attuale prevede solo vetture full electric, insufficienti a garantire piena occupazione.
Tra le priorità figurano anche motorizzazioni più adeguate per i nuovi modelli in arrivo a Melfi e Mirafiori, così da rilanciare la produzione di propulsori a Termoli e assicurare una maggiore competitività sul mercato.
Per Pomigliano il sindacato chiederà chiarimenti sui tempi di lancio della nuova piattaforma “small”, mentre per Atessa saranno richieste certezze sul futuro dei veicoli commerciali. Attenzione anche a Modena, dove la Uilm solleciterà un piano di rilancio per Maserati.
La richiesta all’Europa
Sul piano politico-industriale, la Uilm rilancerà inoltre la proposta di una battaglia comune a livello europeo per eliminare le multe Ue sulle emissioni, considerate penalizzanti per i costruttori italiani. Una misura, spiegano i sindacalisti, “urgente e necessaria per salvaguardare la nostra industria automobilistica e i suoi lavoratori”.


