Nel corso dell’incontro tenuto lo scorso 28 ottobre presso la Università di Trieste, la professoressa Elsa Fornero – il cui nome è legato alla discussa legge sulle Pensioni in vigore dal 2011 – ha lanciato un messaggio chiaro agli studenti: di fronte alla drammatica inversione demografica e all’allungamento della vita media, le scelte per salvaguardare il sistema pensionistico italiano si riducono a due grandi alternative.
Due opzioni concrete sul tavolo
La prima strada, secondo Fornero, consiste in una maggiore tassazione dei grandi redditi e patrimoni, ponendo una parte dell’onere sulle risorse di chi dispone di più. In alternativa, resta inevitabile l’accettazione di un’uscita dal lavoro sempre più tardiva, spostando l’età pensionabile più avanti e prolungando i periodi contributivi.
Collegando le due, la professoressa ha spiegato che: «le opzioni sono tre: puntare sul lavoro (cioè più occupazione), tassare redditi e patrimoni, oppure indebitarsi ancora scaricando il peso sulle generazioni future».
Il patto inter-generazionale in discussione
Fornero ha ribadito che le pensioni non riguardano solo gli anziani ma coinvolgono direttamente i giovani: «le pensioni interessano a tutti perchè legano giovani e anziani in un patto inter-generazionale». Ma il patto rischia di saltare se non si sceglie quale strada imboccare. In questo scenario, la scelta tra “tassare” o “lavorare più a lungo” diventa cruciale per la sostenibilità e la giustizia sociale.
Un invito all’azione concreta
Alla domanda «Cosa direbbe oggi a un ragazzo che teme di non vedere mai la pensione?», Fornero ha risposto così: «Studia, trova un lavoro e attivati politicamente, affinché il lavoro torni al centro della società». Il riferimento è dunque alla prima opzione — l’occupazione — ma implica anche che, senza un contributo diffuso e sostenibile, le altre due soluzioni rischiano di imporsi quasi per forza.
In sintesi, il messaggio è questo: o si fa una scelta condivisa – tassazione e lavoro – oppure si rischia che l’unica alternativa praticabile sia un’età pensionabile sempre più alta.


