Un comunicato stringato, diffuso l’11 settembre 2025, ha chiarito la posizione di Federmeccanica e Assistal sul rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici. Le associazioni datoriali hanno ribadito che il rinnovo del CCNL deve proseguire sulla strada del rinnovamento, ma senza forzature economiche.
Il messaggio è netto: gli aumenti devono essere sostenibili e in linea con gli equilibri complessivi del sistema.
I sindacati chiedono 280 euro
FIM, FIOM e UILM hanno presentato la loro piattaforma con una richiesta precisa: 280 euro di aumento. Una cifra che rappresenta una rivendicazione forte, soprattutto alla luce della perdita di potere d’acquisto degli ultimi anni.
I sindacati puntano a un contratto che tenga conto dell’inflazione e delle condizioni di vita dei lavoratori metalmeccanici.
L’accordo con Unionmeccanica Confapi
Il confronto si muove in parallelo con Unionmeccanica Confapi. In questo caso, le parti hanno già raggiunto un’intesa che prevede 100 euro di aumento, con un primo step da 50 euro a settembre 2025.
Una differenza significativa rispetto alle richieste avanzate alle grandi imprese rappresentate da Federmeccanica e Assistal.
La posizione delle imprese
Le parole del comunicato evidenziano l’intenzione delle imprese di puntare a un equilibrio. Dialogo sì, ma senza concessioni che rischino di compromettere la sostenibilità.
Federmeccanica e Assistal parlano di “ricerca di soluzioni condivise” e di una “piena convergenza tra sostenibilità e competitività”. In sostanza, un richiamo alla prudenza, che frena le aspettative dei sindacati.
Ecco il post su X pubblicato da Federmeccanica:

Il tavolo resta aperto, ma il solco tra domanda e offerta appare ampio. Da una parte la richiesta di 280 euro, dall’altra il riferimento a incrementi contenuti e gestibili.
Il braccio di ferro sul nuovo contratto nazionale entra nel vivo e durante i prossimi incontri del 18 e 25 settembre avremo le prime risposte.


