Il 30 settembre 2025 Confartigianato Imprese Veneto, CNA Veneto, Casartigiani Veneto e le organizzazioni sindacali FIOM-CGIL, FIM-CISL e UILM-UIL del Veneto hanno sottoscritto il nuovo Contratto Collettivo Regionale di Lavoro (CCRL) per le imprese artigiane dell’Area Meccanica – Orafi – Odontotecnici. L’accordo, valido fino al 31 dicembre 2027, coinvolge 14.500 aziende artigiane e circa 70.000 lavoratrici e lavoratori. Si tratta di un rinnovo dal forte valore strategico, in un contesto economico segnato da instabilità internazionale, conflitti e dazi che penalizzano soprattutto le imprese esportatrici venete.
L’obiettivo delle Parti è rafforzare il sistema contrattuale regionale, assicurando tutele moderne e strumenti economici adeguati, in grado di sostenere le imprese, valorizzare i lavoratori e rendere il settore più competitivo e attrattivo, anche per le nuove generazioni.
Elemento Retributivo Veneto (ERV)
Il nuovo contratto conferma e aggiorna l’Elemento Retributivo Veneto (ERV), voce economica regionale che integra la retribuzione base nazionale dei lavoratori.
I nuovi importi mensili validi per tutti i settori – metalmeccanico, orafo e odontotecnico – in un’ottica di armonizzazione regionale sono applicati a partire dal 1° dicembre 2024, dando luogo ad arretrati. Gli importi variano da 115 euro per la prima categoria a 72 euro per la sesta, mentre per gli apprendisti professionalizzanti è previsto un importo fisso di 25 euro mensili, indipendentemente dallo scaglione retributivo.
L’ERV, calcolabile anche su base oraria, diventa un elemento economico certo e continuativo che contribuisce a rafforzare il potere d’acquisto e a rendere più trasparenti i livelli retributivi. Questo istituto assume una valenza significativa per il comparto artigiano veneto, dove le imprese di piccole dimensioni rappresentano un pilastro dell’economia regionale e necessitano di strumenti retributivi semplici, chiari e sostenibili. L’accordo riafferma così la volontà di valorizzare la professionalità artigiana e la qualità delle produzioni tipiche del territorio.
L’Elemento Variabile della Retribuzione (E.V.R.) sostituisce e assorbe le precedenti voci regionali I.R.R. ed E.R.R. (pari a 0,44 €), che non vengono più pagate. L’interruzione del loro riconoscimento decorre dal 1° gennaio 2020 per meccanica, installazione impianti e autoriparazione, e dal 1° gennaio 2022 per i settori orafo e odontotecnico. La cessazione vale per tutti i lavoratori, inclusi gli apprendisti, anche quelli dei percorsi duali di 1° e 3° livello.
Welfare aziendale e nuove misure dal 2025
Una delle principali innovazioni del CCRL riguarda il welfare aziendale, che viene riconosciuto come parte strutturale della retribuzione. Dal 2025, le imprese artigiane dei settori meccanico, installazione impianti e autoriparazione erogheranno 150 euro annui a operai, impiegati e quadri, e 120 euro agli apprendisti professionalizzanti. Per chi lavora con orario inferiore al 50% sono previsti importi ridotti, rispettivamente di 75 e 60 euro.
Le somme aumenteranno progressivamente: nel 2026 saliranno a 175 e 140 euro, fino a raggiungere nel 2027 i 200 euro per operai, impiegati e quadri e 160 euro per gli apprendisti. Gli importi potranno essere destinati a piani di welfare aziendale, fondi di previdenza complementare oppure, se non previsti, liquidati in busta paga come retribuzione.
Questo intervento consolida il welfare come strumento di benessere e fidelizzazione, rafforzando la contrattazione di prossimità e migliorando la qualità della vita lavorativa. Le Parti hanno voluto creare un meccanismo flessibile ma stabile, capace di adattarsi alle diverse realtà aziendali e di rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro in evoluzione.
Premio di Risultato Veneto (PRV)
L’altra novità di rilievo è l’istituzione del Premio di Risultato Veneto (PRV), previsto per gli anni di competenza 2025, 2026 e 2027, con erogazioni rispettive nel 2026, 2027 e 2028. Il premio sarà collegato a obiettivi di produttività, competitività ed efficienza e regolamentato da un accordo regionale specifico allegato al CCRL.
Il PRV mira a premiare il contributo dei lavoratori ai risultati d’impresa, rafforzando il legame tra salario e performance aziendale. Questo strumento incentiva la partecipazione attiva dei dipendenti ai processi produttivi e favorisce la diffusione di una cultura del merito e dell’efficienza.
Attraverso il PRV, il sistema artigiano veneto compie un passo avanti verso una politica retributiva moderna e partecipativa, che unisce crescita economica e riconoscimento del lavoro. In un periodo di grandi sfide globali, il nuovo CCRL conferma così la volontà di rendere il lavoro artigiano più giusto, stabile e competitivo.


